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martedì 12 febbraio 2013

Lo specchio della vita

Lo specchio della Vita (1959) regia di Douglas Sirk con Lana Turner, John Gavin, Juanita Moore, Sandra Dee, Susan Kohner

Lo specchio della vita è uno di quei film che mi si sono impressi nella memoria.

E' la storia di Lora, un'attrice non più giovane che, rimasta vedova, vuole sfondare nel cinema. Lora ha una figlia, Susy; vive in ristrettezze e il caso le fa incontrare un'altra madre, nera, con la sua bambina. Quando scopre che non hanno dove andare, Lora ospita Annie e Sarah Jane a casa sua, e in seguito Annie diventerà la loro governante. 
Alla nascita di questa amicizia assiste anche un giovane fotografo, Steve, il quale poi cercherà di aiutare Lora a trovare lavoro e nel frattempo se ne innamorerà.
Si contrappongono così le vite di queste due madri sottoposte a prove di natura diversa.
Lora, tenacemente, insegue il suo sogno di diventare un'attrice famosa e col tempo riesce a raggiungerlo. C'è un prezzo, però, da pagare. Deve lasciare indietro l'amore per Steve, per pentirsene parecchi anni più tardi, e non si accorge di trascurare la figlia, abbagliata com'è dalle luci del palcoscenico.
Annie, invece, donna dolcissima, deve combattere contro il ripudio da parte della figlia che non accetta le sue origini nere e fa di tutto per farsi credere bianca, salvo poi essere scoperta più e più volte grazie all'intervento della madre. Fino all'ultima volta, che dopo averla rintracciata, per la prima volta Annie finge di essere stata la sua governante, in una scena straziante. Questa.



Il razzismo viene presentato attraverso gli occhi di Sarah Jane che rifiuta di essere per metà nera, preferendo il colore di colui che non ha neanche mai visto e allontanando invece la madre che darebbe la vita per lei. E continuando a frequentare persone che, sapendo la verità, proverebbero solo disprezzo, e infatti, viene perfino picchiata, quando questo accade.

Apparentemente i personaggi più significativi sono Annie e Susy e in questa famiglia incrociata le due donne si sostengono, colmando la trascuratezza della madre, l'una, grazie alla bontà e generosità di Annie e lenendo il dolore causatole dalla figlia, l'altra, grazie alla dolcezza e riconoscenza della ragazza. Se solo Sarah Jane si lasciasse amare...

La scena che più mi è rimasta impressa è la scena finale, quella del funerale, dove si vede la carrozza trainata da bellissimi cavalli bianchi e dove la musica è suonata da una banda e ho sempre pensato quanto fosse bello essere ricordati con gioia e non con tristezza.

Un melodrammone, lo so, ma secondo me, e non solo, un film da vedere.

Una frase: "Come si fa a spiegare a una bambina che è nata per soffrire?"


 

9 commenti:

  1. Mi hai incuriosita.
    Lo metterò nella lista dei tre film da vedere nei prossimi dieci anni.
    Piuttosto, non è che c'è il libro?
    No, eh!
    Ciao

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    1. Beh,considera che abitualmente non vedo film e poi fai tu!
      Piuttosto resto in attesa che mi suggerisci gli altri due.

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  2. Sei stata di parola, alla fine ne hai parlato... "Un grande film", c'è poco da dire. Non ho mai avuto il coraggio di rivederlo perché la storia di Annie è straziante, e come ogni film straziante, non riesco mai a farne una seconda visione (altro film che mi ha fatto stare malissimo è "Dancer in the Dark", ad esempio), nonostante lo desideri.
    Per qualche strano motivo, nella mia mente associo sempre questo film a "Ombre" di John Cassavetes, nonostante siano davvero diversi. La protagonista di "Ombre" mi fa pensare a Sarah Jane.
    A presto...

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    1. Sai, sono un po' vecchia maniera..una promessa è una promessa :)
      L'avevo visto ancora a Natale, ma non so perché non sono riuscita a parlarne prima. A me succede di non riuscire a guardare i film dove ci sono bambini che soffrono. Hai presente "Incompreso"? Singhiozzavo già da bambina, adesso non lo reggerei.
      Mi sto rendendo conto che molti film che mi piacciono sono o tristi o malinconici. Devo cercare qualche commedia per tirarmi un po' su il morale!
      P.S. Non ho visto i film che hai nominato, ma ad una veloce ricerca in Internet mi sembrano belli forti! Grazie Asaka.

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  3. Mmmh, ti capisco..."Incompreso" mi devastava già leggendolo; nemmeno io posso vedere film con bambini (e animali) che soffrono. Anche io vedo troppi film drammatici; il problema è che spesso vi è più acume in quelli che nelle commedie!
    Sì, quei film sono belli forti...tanto belli forti che mi dovrò violentare per rivederli...
    Grazie a te, che bello poter parlare così liberamente di cinema, di questo cinema, in particolare.

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    1. Sto riguardando diversi film e sono tutti drammatici o comunque malinconici e nostalgici. Non è proprio cinema di evasione, no? ;) Devo mettermi al lavoro e cercare commedie che meritano. Siamo nati per soffrire, se ci ricordiamo meglio i film tristi dei film che ci hanno fatto ridere?
      Fa piacere anche a me parlare di cinema con te, anche se non ho la tua cultura cinematografica (e non solo). Ma le emozioni sono di tutti ed è proprio questo che vorrei condividere in questo blog. Pure emozioni. Grazie ancora Asaka.

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  4. Mi è piaciuto tanto e quanto piangere!!!
    Un amore materno grandissimo, una società ingiusta, una figlia che non si perdonerà mai. Bellissimo. :)

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    1. Commento inserito il 20 febbraio 2013
      Che bello trovarti qui. Anche a me è piaciuto tanto. E pur essendo il ritratto di un'altra epoca, gli argomenti trattati sono ancora attuali.

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  5. Dove potrei acquistare il dvd ?
    pnzdvd@libero.it

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