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sabato 13 aprile 2013

Qualcuno volò sul nido del cuculo

Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975) di Milos Forman, con Jack Nicholson, Louise Fletcher e Danny De Vito.

Ha l'effetto di un un pugno allo stomaco il film di Milos Forman, vincitore di ben 5 Oscar. E mentre lo guardi, provi le emozioni più diverse: resti basito, sei angosciato, ti commuovi ma poi ti concedi anche una sana risata, un po' come avviene nel carosello della vita.


Randall McMurphy è stato condannato per aggressione e per evitare il carcere asseconda chi dubita delle sue facoltà mentali e viene perciò trasferito in un manicomio.
Strutture come questa partono dal presupposto di scandire le giornate dei malati con orari rigidi e secondo schemi che si ripetono monotoni all'infinito.

McMurphy appare subito, e paradossalmente, una scheggia impazzita. Lui, sano, sconvolge la tranquilla vita degli altri pazienti e inevitabilmente si inimica Miss Ratched, la gelida direttrice che non gradisce i suoi tentativi di movimentare le loro giornate.

McMurphy resta sconvolto quando scopre che la maggior parte dei pazienti ha deciso di restare volontariamente ricoverato nella struttura. Ogni giorno nella seduta collettiva, Miss Ratched  ripercorre le storie dei singoli, chiedendo agli altri di intervenire e di dire la loro, offrendo quella che sembra più una pressione psicologica che un reale aiuto.
Emblematica la scena in cui Randall chiede di cambiare l'orario per poter seguire la partita in TV e la direttrice propone di mettere ai voti la proposta, sicura che gli altri pazienti non lo seguiranno, inseguendo e alimentando così la loro insicurezza, invece di spingerli ad un qualsiasi minimo miglioramento. E questa intenzione di mantenere lo status quo sarà ancora più evidente quando una seconda votazione porterà quasi alla vittoria, se non fosse per un repentino cambio delle regole.

E ti viene il dubbio: ma chi sono i veri pazzi? Chi ha più buon senso? Cos'è la normalità? E' sempre dove c'è l'ordine, gli orari rigidi, le abitudini consolidate?

Il "soggiorno" di McMurphy nel manicomio, in un modo o nell'altro, cambierà per sempre la vita dei suoi amici, e nel finale darà la speranza a qualcuno per raggiungere finalmente l'agognata libertà.

E' un film intenso. Un film da vedere.






2 commenti:

  1. Una cosa sublime..uno dei film più preziosi che io abbia visto...
    Basta fare due nomi Milos Forman e Jack Nicholson...
    Una colonna sonora da brividi( Foreman è uno dei pochi registi che sceglieva le colonne sonore con la massima attenzione....)
    Da non perdere assolutamente , e da vedere e rivedere ancora.
    Mi iscrivo subitissimo.
    Ti spiace iscriverti al mio blog http://rockmusicspace.blogspot.it/ anche sotto questo nome di blog , mi serve pure per controllare meglio tutti i blog preferiti
    Grazie e un grosso bacio!

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    Risposte
    1. ciao nella! Che piacere trovarti anche qui. Fa effetto rivedere film come questo dopo tanti anni. Bello e intenso come allora.
      Certo che mi iscrivo!
      Grazie ancora nella.

      Elimina

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